Riforma 2009 cpc: il quadro sinottico delle novità

Articolo aggiornato dopo la pubblicazione iniziale

Entra in vigore il 4 luglio 2009 la Legge di riforma del processo civile (n. 69 del 18 giugno 2009), già Disegno di legge N. 1082-B (approvato in via definitiva dal Senato il 26 maggio scorso), che è stata infatti pubblicata nella Gazzetta Ufficiale (n. 140 del 19/6/2009).
La Legge in questione ha introdotto importanti novità all’intero impianto del cpc (e non solo), modificando numerosissimi articoli, abrogandone altri ed introducendone di nuovi (per le disposizioni transitorie cfr. art. 58 della Legge e del relativo Disegno di Legge cit.)
Al fine di rendere più agevole (rectius: “meno disagevole”) la comprensione di tale ennesimo tsunami legislativo, ho predisposto un quadro sinottico con le novità evidenziate in grassetto, che allego in attach al presente articolo.

Con l’occasione, prima di passare all’esame delle ulteriori modifiche legislative (la riforma, infatti, oltre al cpc interessa anche altri settori, ivi compreso il codice civile), segnalo che la predetta Legge ha:
1) escluso (non retroattivamente) l’applicabilità del rito del lavoro per le cause relative al risarcimento dei danni per morte o lesioni, conseguenti ad incidenti stradali (art. 53 disegno di legge cit.);
2) abrogato (non retroattivamente) il rito societario  (art. 54 disegno di legge cit.).

Prima di chiudere, oltre a quanto già segnalato in questo articolo, rilevo che, all’ultimo comma dell’art. 7  cpc è stato aggiunto un ulteriore numero dopo il 3, ma lo si è chiamato 3-bis anziché 4: in tempi di crisi, meglio risparmiare.


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