Le tecniche persuasive dell'avvocato – "Oltre ogni ragionevole dubbio"

«Le presunzioni (art. 2727 e ss. cc.) si fondano sul noto brocardo id quod plaerumque accidit (“ciò che generalmente accade”), ossia su massime di esperienza a loro volta basate su inferenze probabilistiche, che tuttavia sono spesso ingiustificate scientificamente cioè non verificate correttamente da un punto di vista statistico, che infatti richiederebbe quantomeno di conoscere il Teorema di Bayes:

Tale formula matematica consente ad esempio di risolvere, correttamente da un punto di vista statistico, il seguente caso:
Un taxi cittadino ha provocato un incidente notturno con omissione di soccorso; in città ci sono due compagnie di taxi: i taxi verdi e quelli blu; un teste oculare ha identificato come blu il taxi coinvolto nell’incidente.
Ebbene, sapendo ad esempio che 1) i taxi blu sono il 15% del totale e che 2) nonostante le circostanze del sinistro (capitato di notte, con visibilità discreta) alla dichiarazione testimoniale si voglia comunque attribuire una elevata attendibilità, diciamo dell’80%, mediante la citata equazione di Bayes è possibile concludere che la probabilità che quel taxi fosse veramente blu, come dichiarato dal teste, è di appena il 41%, quindi meno della metà, ossia una percentuale che difficilmente soddisfa il criterio di “colpevole oltre ogni ragionevole dubbio”, che ciononostante tanto frequentemente si sente pronunciare nelle aule di Giustizia.»

Le tecniche persuasive dell’avvocato (conoscerle, applicarle, difendersene), pagg. 73-74

 

(ISBN: 978-1-4523-2891-1)

(guarda l’indice del libro)

 


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