Con la consueta tempestività nella serata del 28 novembre il Consiglio dei Ministri ha varato norme intese ad affrontare la crisi economica.
Di seguito si cercherà di dare una prima idea dei provvedimenti che, peraltro, non risultano ancora pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale e che quindi non sono ancora formalmente in vigore.
Tralascio i provvedimenti che riguardano gli interventi a favore dei cittadini meno abbienti e ci concentriamo sulle novità sulle imprese:
1. riduzione degli acconti IRAP e IRES.
La misura è riservata alle sole società di capitali; chi non ha ancora pagato ha diritto alla riduzione (lo studio a tal proposito attenderà ad inviare i pagamenti le ore 11.30 di domani); chi ha già pagato avrà diritto a compensare l’eccesso pagato presto (non si sa quando , ma presto, forse entro l’anno). la riduzione è pari al 3% con il ché l’acconto TOTALE IRAP va al 96%, quello IRES al 97%.
2. detraibilità IRAP da IRES e IRPEF.
Dall’esercizio 2008 sarà deducibile dall’IRES un ammontare a forfait dell’IRAP pari al 10% dell’imposta dovuta; ovviamente tale detrazione sarà calcolata sull’unico 2009, ma, in teoria, se ne potrebbe tenere conto nel ricalcolo acconti. In più con istanza da presentare telematicamente si ha diritto a chiedere il rimborso dell’IRAP versata negli ultimi 48 mesi. L’astuta collocazione temporale fa sì che l’acconto di novembre pagato il 30/11/2004 non rientri nel calcolo, perchè il modello per la richiesta di rimborso sarà disponibile oltre il 30 novembre 2008. SE il modello per il rimborso sarà reso disponibile entro il 31.12, e se verranno presentate le istanza entro tale data, a bilancio 2008 potrebbe essere contabilizzata una sopravvenienza attiva non tassabile pari all’importo richiesto a rimborso.
Resta ferma ovviamente la possibilità di richiedere il rimborso dell’intera IRAP versata qualora si ritenga di averne diritto.
3. IVA per cassa.
Tale riforma, molto gettonata, è attualmente del tutto inesistente. Infatti il provvedimento deve preliminarmente essere approvato dalla UE ed inoltre è delegato il Ministro dell’Economia a varare un decreto che indichi il limite di fatturato sotto al quale sia applicabile tale riforma. Le indiscrezioni sono di un limite a 200.000 euro, ovviamente escludendo i contribuenti a corrispettivo (negozi, bar ristoranti ecc.) che per definizione incassano l’iva subito.
4. RAVVEDIMENTO OPEROSO.
Notevoli cambiamenti in tema di sanzioni. Oltre ad una possibilità di accettare senza contestazioni gli accertamenti automatici (per es. da studi di settore) con un forte sconto delle sanzioni, sono di fatto dimezzate le sanzioni per il ravvedimento operoso a partire (sembra) dal 1 gennaio 2009.
5. STUDI DI SETTORE.
Il decreto legge prevede la delega al Ministro delle Finanze per un ripensamento sugli studi di settore 2008 e seguenti. Di tale provvedimento, che avrebbe un senso se veramente fosse inteso a favore delle piccole imprese, ovviamente non si hanno particolari.
6. RIVALUTAZIONI
E’ riaperta la possibilità di rivalutare beni mobili ed immobili (sia strumentali che non) con il pagamento anche rateale di una imposta sostitutiva del 10% (6% per i non ammortizzabili) ad esclusione delle aree fabbricabili. Nel contempo le imprese che possiedono titoli che andrebbero svalutati a causa della cadute delle borse potranno valutare tali titoli al costo di acquisto nel bilancio 2008.
7.PROVVEDIMENTI SUL LAVORO.
Sono state prese iniziative relative alla detassazione dei premi di produzione (abolita dal 2009 la detassazione sugli straordinari), oltre ad importanti interventi relativi agli ammortizzatori sociali anche per i lavoratori precari (cocopro, dipendenti a termine ecc..) Va rilevato che è stato previsto in via sperimentale per il triennio 2009 2011 un TFR per i cocopro pari al 10% della retribuzione.
Queste per il momento le notizie più urgenti.
Ovviamente nei prossimi giorni saremo sommersi dall’ondata dei commenti e dei chiarimenti, e, soprattutto, vedremo il testo definitivo, nonché i necessari decreti ministeriali.
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